Il Bonus 75% per l’abbattimento delle barriere architettoniche è un incentivo statale nato per consentire la massima adattabilità nelle strutture condominiali e private. L’obiettivo è quello di creare ambienti privi di ostacoli alla mobilità.
Sono diversi i lavori detraibili grazie al bonus 75%: dagli ascensori alla sostituzione di gradini con rampe, ma anche interventi quali il rifacimento del bagno e la sostituzione di finestre, oscuranti e portoncini d’ingresso.
Possono usufruirne cittadini, imprese, enti pubblici e privati, solo su edifici esistenti (quindi sono escluse nuove costruzioni e ampliamenti), di qualsiasi categoria catastale, ubicati in territorio italiano.
Per accedere occorre rispettare particolari requisiti tecnici, come l’altezza delle maniglie da terra, la larghezza delle porte, il peso dell’anta mobile e così via.
Il bonus è applicabile con dei limiti di spesa variabili in base al numero delle unità immobiliari di cui l’edificio è composto. È possibile applicare il bonus 75% anche nel caso venga effettuato il solo intervento di sostituzione serramenti, interni ed esterni.
Ecco i criteri tecnici da soddisfare:
Il bonus per le barriere architettoniche è un’opportunità per rendere gli edifici più accessibili e confortevoli per tutti: non è quindi legato alla presenza di persone con disabilità all’interno dell’unità abitativa o over 65, come conferma anche la circolare n. 7 2021 dell’agenzia delle Entrate.
Il bonus prevede una detrazione fiscale del 75% delle spese sostenute o uno sconto in fattura fino al 75% dell’importo speso.
Finextra ha scelto l’applicazione dello sconto in fattura.
Ma quando scade il bonus del 75 per cento? Lo sconto è applicabile fino al 31 dicembre 2024.